L’OSTEOPOROSI è una patologia sistemica e progressiva dello scheletro ad eziopatogenesi multifattoriale, causata da una patologica riduzione della massa ossea (componente minerale + osteoide) e da alterazioni micro-architetturali del tessuto osseo, che diventa fragile con conseguente riduzione della resistenza ed aumento di fragilità dell’osso stesso, il che predispone la persona ad un aumento di rischi di fratture soprattutto a carico del femore, del corpo vertebrale e del polso.
La sua incidenza aumenta con l’età sino a interessare la maggior parte della popolazione oltre l’ottava decade di vita.
L’osso è un tessuto dinamico sensibile agli stimoli meccanici esterni soggetto a un costante rimodellamento interno, consistente in riassorbimento e formazione di nuovo tessuto.
Il processo di formazione e ristrutturazione dell’osso si avvale dell’azione sinergica di tre tipi fondamentali di cellule: osteoblasti, i quali hanno il compito di produrre la matrice ossea organica; osteociti, incaricati della sintesi e della secrezione della matrice inorganica mediante l’esocitosi; e osteoclasti, elementi essenziali per l’attivazione del processo di riassorbimento del tessuto osseo.

Si distinguono due tipi di ossificazione:
• endocondrale: consiste nella sostituzione di cartilagine con osso nei centri di ossificazione. È il tipo di ossificazione che interessa le ossa degli arti, la colonna, le coste e la base cranica;
• intramembranosa: cellule mesenchimali differenziate in senso osteoblastico producono la matrice organica nella quale gli osteociti sintetizzano la matrice inorganica. È il tipo di ossificazione che interessa la volta cranica, la mascella e la mandibola.
L’osso è composto per circa il 65% da una fase minerale formata da cristalli di idrossiapatite Ca10(PO4)6(OH)2 e da ioni sodio, magnesio, carbonato e citrato, e per il restante 35% da una fase organica costituita per il 95% da fibre collagene e per il 5% da mucopolisaccaridi.

La diagnosi di osteoporosi deriva dall’interpretazione della densitometria ossea (BMD); secondo l’OMS ,nell’interpretare i risultati della BMD si conviene di adottare le seguenti definizioni:
- la BMD è normale se il T-scoreè compreso fra +2,5 e -1,0 (la BMD del paziente, si colloca cioè fra 2,5 deviazioni standard (DS) sopra la media e 1DS sotto la media di un giovane adulto sano dello stesso sesso;
- l’osteopenia (bassaBMD) è definita da un T-score compreso tra-1,0e-2,5DS;
- l’osteoporosi è definita da un T-score inferiore a -2,5DS;
- l’osteoporosi conclamata è definita da un T-score inferiore a -2,5 DS dalla contemporanea presenza di una o più fratture da fragilità.
FATTORI DI RISCHIO
età
razza bianca o asiatica
storia personale di fratture dopo i 45 anni
storia familiare di osteoporosi o fratture
immobilizzazione prolungata o inattività fisica
indice di massa corporea < 19 Kg/m2, o condizione di sottopeso o perdita di peso
deficit estrogenico
alcolismo, tabagismo, abuso di caffeina
scarso apporto di calcio e vitamina D3
terapie prolungate con cortisonici (es più di 3 mesi al dosaggio minimo di 7.5 mg/die di prednisolone), tiroxina a dosi TSH soppressive, anticonvulsivanti
disendocrinie di lunga durata: ipercortisolismo, tireotossicosi, iperparatiroidismo.

L’osteoporosi a sua volta si divide in:
Fattori predisponenti per osteoporosi
• Non modificabili
Sesso
Età
Genetica (costituzione)
• Modificabili
Attività fisica
Alimentazione
Stile di vita
Farmaci
Poiché, dal punto di vista clinico, l’osteoporosi si traduce in un aumento del rischio di frattura (a carico del polso distale –frattura di Colles,

dei corpi vertebrali o del femore prossimale), vanno considerati anche i fattori di rischio indipendenti dalla quantità-qualità ossea e quasi sempre connessi alla propensione a cadere.

OSTEOPOROSI PRIMARIA
• tipo 1 – osteoporosi postmenopausale
associata alla ridotta secrezione di estrogeni
riscontrabile nel 5-29% delle donne dopo la menopausa
la perdita ossea, molto accelerata nel periodo perimenopausale, può raggiungere
una perdita del 5% della massa ossea totale all’anno
interessa prevalentemente l’osso trabecolare con effetti particolarmente evidenti
a livello della colonna vertebrale, dove il turn-over osseo é elevato
le fratture vertebrali rappresentano la situazione clinica più comune in questi casi.
• tipo 2 – osteoporosi senile
può colpire entrambi i sessi dopo i 70 anni di età
può interessare fino al 6% della popolazione anziana
la perdita di massa ossea interessa sia l’osso trabecolare che quello corticale
le fratture possono interessare non solo la colonna vertebrale, ma anche le ossa
lunghe, il bacino e altre sedi
le tipiche complicanze sono rappresentate dalle fratture del collo femorale,
dell’estremità distale del radio, dell’omero.
OSTEOPOROSI SECONDARIA
L’osteoporosi secondaria si riferisce a una condizione in cui la perdita di massa ossea e la fragilità delle ossa sono causate da altri fattori o condizioni sottostanti, diversi dal normale invecchiamento o da cause genetiche.
Come già riportato in precedenza, alcune delle cause comuni di osteoporosi secondaria includono:
- Malattie Endocrine: Disfunzioni delle ghiandole endocrine, come l’ipertiroidismo (eccessiva produzione di ormoni tiroidei) o l’ipogonadismo (bassa produzione di ormoni sessuali).
- Malattie Gastrointestinali: Condizioni come la celiachia, la malattia di Crohn o l’insufficienza pancreatica possono influenzare l’assorbimento dei nutrienti, inclusi il calcio e la vitamina D, necessari per la salute delle ossa.
- Artrite Reumatoide: Questa malattia autoimmune può aumentare il rischio di osteoporosi a causa di infiammazioni croniche e dell’uso prolungato di corticosteroidi.
- Insufficienza Renale: I pazienti con problemi renali possono avere alterazioni del metabolismo del calcio e del fosforo, che possono portare a una maggiore perdita di massa ossea.
- Farmaci: L’uso prolungato di alcuni farmaci come corticosteroidi, anticonvulsivanti, eccesso di tiroxina o eparina può contribuire all’osteoporosi.
- Lack of Physical Activity: Uno stile di vita sedentario può contribuire alla perdita di massa ossea.
Il trattamento dell’osteoporosi secondaria dipende dalla causa sottostante. Questo potrebbe includere l’uso di farmaci specifici per aumentare la densità minerale ossea, la gestione delle condizioni sottostanti e modifiche dello stile di vita, come una dieta ricca di calcio e vitamina D e l’esercizio fisico regolare.
Se sospetti di avere osteoporosi o sei a rischio, è importante consultare un medico per una valutazione completa e un piano di gestione appropriato.